I “bozi” erano antiche pozze nelle quali si facevano macerare le piante di lino che venivano coltivate nei terrazzamenti delle montagne liguri. Da qui: Bozi del lino, il soprannome di una storica via comunale che collega via Militare a via Canarbino nel comune di Lerici il cui percorso si snoda tra una ricca vegetazione composta da querce, lecci e castagni e che regala una successione di scorci panoramici sul golfo di Lerici di rara bellezza.
Il sentiero dei Bozi di lino passa sopra il fosso di San Martino a circa 400 metri di altezza sul livello del mare e poi si inerpica sulla costa della montagna a picco sul mare. Lungo il percorso si incontrano le famose pozze nelle quali maceravano le piante di lino per rendere più facilmente utilizzabili le fibre destinate a creare tessuti.
Il sentiero dei Bozi del lino è stato recentemente ripulito dallo stato di incuria in cui versava grazie all’azione di due privati cittadini. Per percorrerlo si può parcheggiare l’auto a Pugliola e seguire il sentiero Cai che parte sulla destra dalla piazzetta principale del borgo. Si attraversa l’abitato e tenendo la sinistra si sale nel bosco per un breve tratto piuttosto ripido che porta al “passo della cisterna” primo punto panoramico di grande effetto. Si prosegue nel sentiero fino ad arrivare ad un largo sterrato e poi alla strada che conduce a Canarbino. Da lì si scende e dopo poco si trova sulla sinistra l’indicazione dell’antico sentiero dei Bozi del lino. Il sentiero scende ripidamente fino alla strada per Pugliola dove attraversando la strada si può prendere proprio il sentierino che ci conduce a San Terenzo. Da qui si fa la classica passeggiata che conduce a Lerici ed all’inizio del paese, si imbocca la scalinata che ci porta a Barcola. Proseguendo sulla sinistra si torna a Pugliola, punto di partenza.
© Foto e percorso di Cristina Maioglio