Chi non ha in casa o in giardino una Echeveria? È quella piccola pianta grassa con foglie carnose e compatte dalla forma affusolata simili a quelle dell’agave ed è una delle cactacee più comuni, anche perché non richiede particolari cure. Appartiene al genere della Echeveria che ha oltre 150 varietà di piante succulente e di alcune di loro parleremo nelle prossime puntate di Fiore di Cactus. Le Echeveria sono piante sempreverdi con un colore che va dal verde intenso al grigio-azzurro, al rosso, non hanno stelo ed hanno una tipica forma a rosetta che le rende particolarmente graziose. L’ Echeveria avagoides appartiene alla famiglia delle crassulacee ed è originaria del Messico. Il nome Echeveria è un omaggio a Atanasio Echeverría, pittore naturalistico e botanico messicano vissuto alla fine del 1700 che partecipò, insieme a Martin de Sesse y Lacasta e a Mariano Mociño Suárez de Figueroa a una spedizione finalizzata a censire tutta la flora e la fauna messicana.

L’Echeveria agavoides, dove Agavoides è l’aggettivo che richiama la somiglianza con l’agave, è una pianta solitaria che cresce su rocce ad altitudini elevate. Ha dimensioni piuttosto ridotto: sui 12 centimetri in altezza e intorno ai 15 in larghezza e foglie molto rigide e carnose, con la punta di colore rosso. Per il suo aspetto molto decorativo è una pianta che viene usata spesso nei centrotavola natalizi, a volte colorata artificialmente secondo una pratica molto dannosa per la pianta. Come tutte le Echeveria, anche la Agavoides fiorisce in estate, quando dal centro della rosetta cresce un lungo stelo con fiori campanelli rossi bordati di giallo.

La pianta richiede molta luce in ogni stagione dell’anno e la sua coltivazione non presenta problemi. Il consiglio è di mantenerla completamente asciutta durante l’inverno, per evitare ristagni e marciume al colletto.

© Foto di Cristina Maioglio