Nata da una costola dell’esposizione di quadri dal titolo “Il mondo dei sogni”, della pittrice Anna Raffo, che si è tenuta i primi di dicembre nella biblioteca civica S. Giampaoli di Massa, la mostra Il possibile dei bambini è stata inaugurata lunedì 20 dicembre. Si tratta di una serie di disegni realizzati dagli allievi della scuola primaria e ispirati ai quadri della pittrice massese.
I lavori, realizzati in prevalenza dagli alunni della scuola delle Figlie di Maria Missionaria, resteranno in esposizione fino a giovedì 6 gennaio e fanno parte di un progetto volto ad avvicinare i bambini alla biblioteca, e a favorire il recupero della conoscenza di fiabe che, anche se molto famose, restano spesso sconosciute alla maggior parte delle nuove generazioni.
La mostra fa parte del ricco calendario di iniziative organizzate dalla biblioteca, di concerto con l’amministrazione comunale, dal titolo “Sfoglia l’autunno”, nell’ambito della quale si sono alternati, da settembre a dicembre presentazioni di libri, esposizioni artistiche e laboratori per bambini. Tra le finalità della mostra Il possibile dei bambini c’è anche quello di sollecitare gli insegnanti a trarre nuovi spunti per la programmazione scolastica che includano le possibilità offerte dalla biblioteca.
In concomitanza con la mostra in biblioteca è stato esposto anche il plastico intitolato “La mia città” realizzato, con materiali riciclati, dagli alunni della scuola delle Figlie di Maria Missionaria prima della pandemia, in occasione del premio letterario Bookcrossing Massa: un progetto che punta a educare i più piccoli all’importanza del riuso.
Al termine dell’inaugurazione, le organizzatrici della mostra, Francesca Bianchi e Anna Raffo, hanno coinvolto i bambini nella presentazione della fiaba “Pilù, un passerotto per amico”, scritta in italiano e in spagnolo dalla stessa Bianchi: un testo in cui la scelta del bilinguismo è un mezzo per indicare il superamento delle diversità e il valore della conoscenza delle lingue straniere che permettono di comunicare e condividere storia e percorsi con chi proviene da culture diverse.
© Foto di Micol Giusti