Il tempo a Monesteroli si è fermato: probabilmente i 1100 scalini da fare per raggiungerlo e da risalire per tornare nel centro abitato sono stati troppi. E allora Monasteroli è rimasto là, incastonato tra cielo e mare, dentro quella indomabile montagna ligure che sembra sempre aggrapparsi al resto della terraferma.
Un borgo di vignaioli che sfidavano la fatica e le vertigini salendo e scendendo, con gerle piene d’uva, un chilometro di scale a picco sul mare.
Monesteroli era un piccolo borgo costruito sulle rocce in cui c’erano solo case e cantine in cui si produceva vino, a poca distanza dal paese di Biassa, nell’area delle Cinque Terre in provincia di La Spezia.
La grande scalinata in pietra arenaria, attraverso la quale è possibile raggiungere Monesteroli – a meno di arrivare dal mare – ha un dislivello di 400 metri e nella parte finale sfiora la totale verticalità.
I vignaioli, oggi, non ci sono più, ma restano i vigneti e le case con il tetto di mattoni rossi, alcune delle quali riadattate ad alloggi per villeggianti: i rari e coraggiosi che non temono le vertigini né l’isolamento.
Poche tracce degli uomini, nessuna del clamore turistico che abitualmente investe i celebri borghi delle Cinque Terre.
Forse per questo Monesteroli è considerato il luogo più suggestivo di tutta la Liguria e il FAI lo ha inserito tra i Luoghi del cuore cercando di portare avanti un progetto che prevede la riqualificazione del borgo, ma soprattutto è diventato una delle mete più ricercate dagli amanti del trekking, se pur la passeggiata fino a Monasteroli e ritorno non sia affatto alla portata di tutti.
Per quanto impegnativo, l’accesso via terra a Monesteroli, conta diversi percorsi con partenze da diversi luoghi di suggestiva bellezza del parco delle Cinque Terre.
Si può partire dalla località Tramonti, all’uscita della galleria che collega La Spezia a Rio Maggiore e dopo aver parcheggiato l’auto nello spiazzo presente sulla sinistra si procede oltre la sbarra che delimita la strada. Scendendo verso il mare e verso il borgo di Monesteroli si incontra la chiesetta degli Angeli Custodi ricavata su un piccolo terrazzamento quasi a strapiombo sul mare. Poco più avanti parte la Grande Scalinata che porta a Monesteroli.
Il borgo dei mille scalini si raggiunge anche partendo da Campiglia, altra frazione delle Cinque Terre,e scendendo lungo il sentiero CAI 535.
In questo percorso si incontra, invece, la Fontana di Nozzano, che è l’ultima fonte a cui ci si può dissetare lungo la passeggiata. Anche la fontana in pietra arenaria, ha due lavatoi ed è sormontata da una croce dei Templari. Venne costruita nel 1805 dall’esercito di Napoleone che era accampato poco sotto. Poco distante dalla fontana c’è la Grande Scalinata che porta a Monesteroli. Il borgo non era sul mare, ma circa una quarantina di metri più in alto. Per raggiungere la piccola spiaggia di sassi si può percorre un sentiero che è ugualmente inerpicato e poco agevole, ma che assicura, come tutto il percorso precedente, uno dei panorami naturali di maggiore bellezza, capace da solo di ripagare la notevole fatica richiesta dalla risalita.
© Foto e percorso di Cristina Maioglio