Continua con successo il percorso del progetto Orto delle donne partito nel 2017 all’interno del bando per la realizzazione di progetti sperimentali del volontariato del comune di Massa, finanziato dal ministero del lavoro e delle politiche sociali e dalla regione Toscana. Nella mattinata di domenica 7 novembre nella sede del circolo Arci Benetti a Massa, sono stati consegnati gli attestati Haccp alle donne che hanno seguito il corso nell’ambito del progetto che ha come mission il sostegno a donne in difficoltà.
Alcune delle partecipanti hanno seguito il corso Haccp nella sede di Cna. La certificazione Haccp, richiesta per poter accedere alle professioni in cui si maneggiano alimenti, va nella direzione risolutiva per quello che è il principale problema delle donne che tentano di uscire dalla spirale della violenza domestica e cioè la possibilità di trovare un lavoro che permetta loro di raggiungere l’indipendenza economica e di ricominciare una nuova vita.
L’Orto delle donne, in questo senso, ha favorito anche la socialità e l’aiuto reciproco tra donne in difficoltà ed è diventato un punto di riferimento e un importante sostegno psicologico per poter meglio affrontare situazioni di disagio, spesso conseguente a forme di violenza specialmente economica. Paolo Casotti, presidente della Uisp grande Età, capofila del progetto con l’associazione Sabine, ha fatto un excursus del lavoro portato avanti in questi anni, partendo dall’Orto al Casone, coltivato dalle donne, ai corsi di cucina al centro Olidor, all’incontro all’istituto alberghiero con degustazioni di prodotti locali. Erano presenti anche Mirella Cocchi della commissione pari opportunità della regione Toscana e Daniele Tarantino, presidente di Confimpresa Massa.
“Purtroppo non abbiamo raggiunto obiettivi occupazionali – ha commentato Paolo Casotti –, ma abbiamo condiviso importanti momenti di socialità, formazione e inclusione sociale. I tentativi per trovare sbocchi lavorativi ci sono stati: abbiamo lanciato l’idea del Pomario ducale e dell’agrumeto per produrre miele e marmellate di arance. Il progetto poi è stato portato avanti da altre realtà e ha vinto il bando del comune: ci saranno sviluppi ma non certo nell’immediato. Abbiamo chiesto poi le serre di via degli Unni, chiuse e nel degrado, di proprietà dell’Asl, ma anche qui gli enti non si pronunciano”.
La pandemia ha fermato ogni tipo di sviluppo dell’Orto per cui sono rimasti fermi e invenduti i vasi di miele prodotti nell’ambito del progetto che aveva visto la realizzazione di arnie nell’orto dell’istituto Meucci, coinvolgendo anche i detenuti del carcere di Massa, sotto la guida di Stefano Tenerini. In merito a questo, Mirella Cocchi ha riaperto la speranza di una conclusione positiva del progetto ricordando le misure di sostegno per i progetti di formazione e reinserimento lavorativo delle donne vittime di violenza e le misure a supporto delle imprese femminile nel settore agricolo alimentare ed invitando le associazioni coinvolte a seguire i programmi della regione per non perdere incoraggianti opportunità. Tarantino ha ricordato il progetto della Panchina rossa contro la violenza che Confimpresa sta portando avanti con grande successo.
Nel corso dell’incontro è stato anche presentato il libro della giornalista e scrittrice Angela Maria Fruzzetti Giardini d’inverno, che racchiude testimonianze di donne che avevano bisogno di raccontarsi per dare forza ad altre donne e che venne presentato il 25 novembre 2018 in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere nell’hangar dell’aeroporto di Cinquale.