La lettura avvicina i popoli. È questo il messaggio che giunge dalla recente esperienza della giovane scrittrice Giulia Besa, di origini succisane, in trasferta a Tirana per il tour promozionale di quattro opere tradotte in lingua albanese dall’editore Botimet Toena con il contributo dell’Istituto di cultura italiano della capitale dell’Albania. Una bellissima esperienza per la scrittrice, che non ha perso l’occasione per parlare di Pontremoli e del Premio Bancarellino, di cui è stata vincitrice nel 2019 con il libro “Gemelle”.
Un viaggio durato quattro giornate denso di significati e di emozioni per Giulia Besa, andata ospite sulle televisioni nazionali dove non si è mai scordata di citare il premio che tra i vari Bancarella si occupa di letteratura per ragazzi. “Grazie all’invito del mio editore in lingua albanese Botimet Toena – ha raccontato Giulia Besa anche attraverso i social –, e dell’Istituto italiano di cultura a Tirana, ho passato quattro giorni in Albania conoscendo tantissimi giovani lettori dei miei romanzi. Sono stata ospite di Enkel Demi nello studio di Abc News Albania, e nei vari eventi ho avuto occasione di parlare dei miei libri e della mia carriera dialogando con i preparati traduttori dei romanzi, Xhimi Lazri, Diana Çuli ed Erion Gjatolli, persone appassionate che è stato davvero un piacere conoscere di persona e che spero di rincontrare presto“.
Grande soddisfazione quindi anche per il comune di Pontremoli, sempre presente nei racconti di Giulia Besa.
“Sì è parlato del Bancarellino in ogni occasione” ha spiegato la direttrice dell’editore di Toena (uno dei più grandi editori albanesi) felicissima perché il Bancarellino è stato vinto proprio dieci giorni dopo che lei aveva comprato i diritti dei libri. Un entusiasmo che si è rispecchiato anche in quello dei giovani lettori delle opere di Giulia Besa, in tutte le scuole che ha potuto visitare.
“È stato emozionante sentire le domande e le opinioni dei lettori al Centro nazionale del libro e della lettura e poi, nella bellissima città di Valona, quelle dei ragazzi del liceo Gjimnazi “Ali Demi” Vlore – ha concluso la scrittrice –, che avevano letto i miei libri con grande attenzione. Torno stanchissima, ho vissuto un’esperienza emozionante e conosciuto lettori e persone che non dimenticherò“.