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Diari Toscani

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Massa: a Castagnola e Canevara una cerimonia in ricordo di Aldo Salvetti e Mario Paolini

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Set 20, 2021

Conoscerete i nomi dei miei compagni quando verranno a vendicarmi”. Sono le parole che pronunciò il giovane partigiano, Aldo Salvetti (1923-1944), catturato da tedeschi e fascisti locali che non ebbero alcuna pietà di lui. Benché ferito, lo torturarono per ottenere informazioni sui compagni di lotta. Salvetti fu legato a un portone con le mani aperte a croce: è passato alla storia come l’eroe crocifisso. Fu percosso e ingiuriato, trascinato di porta in porta, sofferente e agonizzante, ma non fece il nome di nessun compagno, limitandosi a pronunciare l’eroica frase.
Eravamo nascoste in uno scantinato con i figli attaccati alle gonne – racconta una testimone in un’intervista realizzata da Angela Maria Fruzzetti -. Irruppero fascisti e tedeschi con Aldo prigioniero, in stato pietoso, inchiodato a un portone. Il giovane implorava piangendo: ‘Diteglielo, diteglielo voi che sono Aldo, Aldo del Mirteto‘. Gli occhi si posarono sui nostri bambini: nel dolore più profondo, dalle nostre bocche non uscì una parola: se avessimo detto di conoscerlo, di conoscere la sua famiglia, per noi e per i nostri figli sarebbe stata la fine”.
Salvetti spirò dopo una notte e un giorno di agonia. Nello stesso giorno, il comandante Mario Paolini (1920-1944) si offrì per una rischiosa azione contro un reparto tedesco che, dopo aver incendiato la frazione di Massa, Canevara, si accanì sulla popolazione inerme. Combattendo fino allo stremo, Paolini, cadde colpito da un proiettile in fronte.

Alla memoria dei due giovani eroi partigiani sono stati deposti fiori sabato 18 settembre in una doppia cerimonia nelle frazioni di Massa, Castagnola e Canevara. Erano presenti Elena Cordoni, presidente Anpi di Massa, Luana Mencarelli vice presidente del consiglio comunale di Massa, Giorgia Garau delegata per la montagna, Giancarlo Rivieri e Agnese Bondielli per la Fivl nonché le rispettive famiglie di Salvetti (Aldo Tamagna) e di Paolini (Maria Cristina e Arnaldo Panfietti). A Castagnola era presente anche una delegazione della scuola istituto commerciale Salvetti accompagnati dall’insegnante Laura Del Monte.

Due giovani eroi, Aldo Salvetti e Mario Paolini, medaglie d’oro al valor militare, che sacrificarono la propria vita per riscattare la libertà e il sogno di un paese libero e democratico, conservando per l’eternità la loro bella giovinezza, esempio di vita per capire l’importanza della libertà e della democrazia e di come sia necessario combattere per difendere questi valori. Comune di Massa, provincia di Massa Carrara e Anpi, con il patrocinio di Istra, Mar e Fivl, hanno ricordato Aldo Salvetti e Mario Paolini nel 77° anniversario del loro martirio (diverso dalla morte).

Dopo le riflessioni sulla memoria da tramandare alle giovani generazioni, l’attenzione si è posata sullo stato di degrado in cui versano i monumenti, le cui scritte sono ormai illeggibili. Sia Mencarelli che Garau hanno annunciato il progetto che l’amministrazione comunale sta approntando, coinvolgendo la soprintendenza, per restaurare i monumenti della resistenza disseminati sul territorio comunale: “Abbiamo preso accordi anche con il liceo artistico di Massa – ha detto Giorgia Garauperché in questa operazione saranno coinvolti gli studenti del settore, seguendo le indicazioni della Soprintendenza”.
Sul territorio massese sono circa 90 i “luoghi della memoria” legati alla guerra di liberazione tra cippi, targhe, croci, monumenti. L’elenco è stato fornito dall’Anpi di Massa che, ad oggi, si è sempre preso cura di mantenere viva la memoria a ogni anniversario.