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Diari Toscani

Giornale di cultura, viaggi, enogastronomia e società

Carrara piange Carlo Nicoli, il signore del marmo

DiVinicia Tesconi

Ago 18, 2021

Carlo Nicoli era nato nel 1930 a Carrara e gli venne dato il nome del bisnonno che nel 1835 aveva fondato i Laboratori Nicoli (iscritti nei registri solo nel 1863), che erano diventati il più importante, celebre e ricercato laboratorio della città del marmo. Il bisnonno, il commendatore Carlo, aveva portato la sua attività ai più alti livelli nel mondo della scultura italiana e internazionale e reso Carrara e i suoi studi, punto di riferimento per tutti i più grandi scultori.

Carlo Nicoli junior, era figlio di Ruggero, nipote di Gino e pronipote di Carlo: aveva alle spalle tre generazioni che avevano proseguito il percorso avviato da Carlo, mantenendo sempre alto il valore, il prestigio e l’affidabilità. Era un’eredità pesante, quel nome e quell’azienda che era diventata uno dei principali mezzi attraverso cui l’intera città di Carrara cominciava ad essere conosciuta in tutto il mondo. Forse per quello, il giovane Carlo scelse la strada dell’avvocatura per trovare la propria realizzazione, ma il marchio del marmo lo aveva nei geni. E quando lo scultore Henry Moore, uno dei tantissimi grandi che sono passati dai laboratori Nicoli, gli fece notare che il marmo era nel suo destino, Carlo non oppose più resistenza e si dedicò alla gestione degli studi, riuscendo a sfiorare vette ancora più alte di quelle raggiunte dai suoi predecessori.

Raccolse il testimone che gli veniva dal suo omonimo e con esso il diario di viaggio che il bisnonno aveva tenuto negli spostamenti al seguito delle sue opere e, seguendo le sue orme, continuò ad aggiornarlo con la stessa attenzione per i particolari e con la stessa curiosità per il mondo. Elegante, raffinato, acuto, colto, ha lasciato il suo segno nella storia della scultura e di Carrara. Discreto e umile a fronte di frequentazioni illustri come quelle con Diana Churchill, primogenita Winston, celeberrimo primo ministro inglese, di Edwina Sandys, figlia di Duncan Sandys, che fu ministro della difesa e dell’aviazione britannica e segretario di stato per il Commonwealth, e anche di Lina Wertmuller e di Michelangelo Pistoletto, per avvicinarsi a epoche più recenti, Carlo Nicoli ha attraversato quasi un secolo di storia cittadina da protagonista nel mondo della scultura, riuscendo a consegnare intatto il patrimonio artistico e storico degli studi alla figlia Francesca, che ne ha seguito le orme e ha fatto in modo che i Laboratori Nicoli siano il solo laboratorio di scultura esistente a Carrara da oltre 150 anni. Ormai un cult dell’offerta turistica della città: non c’è turista che non chieda, insieme alle cave, di visitare anche i laboratori, già set di grandi documentari e di prestigiosi servizi fotografici realizzati sotto la guida congiunta di Carlo e Francesca. Una storia di grande amore per l’arte, per la scultura e per il marmo, quella di Nicoli. La figlia ne ha raccolto il testimone dopo la scomparsa del padre avvenuta il 16 agosto proseguendo nel segno da lui indicato, capace di superare il tempo, le mode e la fallace memoria della gente.

© Foto Archivio Michelino