Successo di gradimento e di pubblico per i fuochi d’artificio che caratterizzano, ormai da alcuni anni, il finale della manifestazione Torano Notte e Giorno che si concluderà il 13 agosto. Un appuntamento, quello coi fuochi di Ferragosto, che è ormai una consuetudine di oltre 50 anni a Carrara e che, sebbene i fuochi di Torano, dono di privati imprenditori del marmo, negli ultimi anni facesse il paio con la performance classica offerta dal comune dello spettacolo pirotecnico sul mare, non ha mai perso né appeal, né consensi.
Dall’anno scorso, tuttavia, causa Covid, gli storici fuochi sul mare sono saltati e quindi, con ancor più entusiasmo, martedì 10 agosto, per la notte di San Lorenzo, moltissimi carraresi si sono incamminati lungo la via che porta al paese sulle prime colline intorno alla città per ammirare i giochi di luce e di fuoco sparati nello scenario delle cave. Lo spettacolo pirotecnico, offerto dalla ditta Borghini Calacatta, è durato ben oltre mezz’ora ed è stato ammirato anche da diversi punti del centro cittadino, data l’altezza da cui i fuochi sono stati sparati e la suggestione creata dalle montagne di marmo su cui si stagliavano i fuochi. La tradizione dei fuochi d’artificio per salutare la metà dell’estate è tipica di quasi tutte le località balneari italiane e di molti luoghi di villeggiatura montani ed ha radici molto antiche, oltre che essere diffusa in molte parti del mondo.
L’invenzione dei fuochi risale al ‘600 in Cina dopo che venne inventata la polvere da sparo che è un elemento fondamentale per il gioco pirotecnico in quanto permette la propulsione per raggiungere il cielo e l’innesco dell’esplosione. La diffusione dei fuochi nel resto del mondo cominciò nell’anno Mille quando il loro utilizzo era legato alle celebrazioni di vittorie belliche. Nella formula che è poi rimasta quella attuale, cioè di strumenti di spettacolo e intrattenimento, sono comparsi verso la metà del settecento quando, l’avanzamento degli studi chimici permise l’applicazione ai razzi di sostanze colorate. Da quel momento diventarono una delle attrazioni più ricercata ed elaborata, che, ogni corte europea, era in grado di offrire, non solo al termine di una guerra vinta, ma anche per semplici feste coi cortigiani e i sudditi. Una vera e propria arte del creare giochi pirotecnici è nata in Europa ed ha, ancora oggi, la scuola italiana tra i capofila. Le tipologie e gli effetti luminosi possibili sono moltissimi e coprono tutta la gamma dai semplici fuochi di uso non specializzato che vengono venduti liberamente a tutti e usati specialmente a capodanno a quelli professionali che richiedono strumenti e addetti specializzati, che sono quelli usati nelle grandi occasioni popolari, in genere offerte dai comuni, anche per l’alto costo delle performance. Nonostante la loro antichissima età i fuochi d’artificio non hanno mai perso il loro potere suggestivo sulle persone e continuano ad attrarre pubblico in ogni occasione in cui vengono programmati. Teste in su e bocche spalancate, il brivido causato dal botto della detonazione e il sorriso che viene dalla certezza che era solo rumore. E il cielo, buio e nero della notte, che si riempie di luce.