Torna, dopo lo stop causato dalla pandemia, il fortunato festival Marmo all’Opera!, curato dal circolo Amici della lirica “A. Mercuriali” di Carrara e sostenuto dalla Fondazione Marmo, nella stessa formula con cui riscosse grandissimo successo nelle edizioni 2018 e 2019; e torna anche il concorso lirico internazionale che, da quest’anno, porterà lo stesso nome del festival, a riconferma dell’innato amore dei carraresi per la lirica. Una passione che ha percorso i secoli e che a metà dell’’800 fece stupire Charles Dickens, di passaggio a Carrara nel suo viaggio in Italia, per la conoscenza di arie e di testi da parte di tutta la popolazione del luogo. Una passione salda e potente, come il marmo che contraddistingue la città, e che non poteva trovare miglior sintesi di quella realizzata dal festival Marmo all’Opera!: la lirica cantata in mezzo al marmo.
A volere fortemente il ritorno del concorso lirico che, nel ‘900, era un appuntamento fisso e di grande rilievo nazionale al Politeama Verdi, il grande teatro cittadino, è stato Carlo Menconi, presidente di Amici della lirica “A. Mercuriali” che non ha celato la speranza del circolo di recuperare completamente il ruolo centrale che aveva Carrara. Un percorso, in verità, già cominciato nel 2019 con la messa in scena del “Gianni Schicchi” di Puccini in Accademia con la collaborazione degli studenti e del circolo carrarese Amici della lirica “A Mercuriali”. Per l’occasione, che fu un successo di grandissima eco, vennero fatte importanti selezioni tra i cantanti lirici provenienti da tutto il mondo. Sulla stessa linea si aprirà, ai giovani talenti lirici di ogni paese, il concorso lirico Marmo all’Opera! offrendo premi in denaro e la possibilità di prendere parte a un importante evento lirico – che si terrà quest’anno nello showroom di Graziani marmi s.r.l. in via Piave – e anche quella di conoscere meglio la città del marmo che ama la lirica.
In rispetto della tradizione dell’antico concorso, anche la nuova edizione avrà una giuria di esperti d’eccezione e sarà presieduta dalla soprano internazionale Giovanna Casolla. L’oneroso impegno organizzativo ed economico richiesto dal concorso è stato sostenuto dalla Fondazione Marmo e dalla Fondazione Vando D’Angiolo, che porta il nome di un noto membro dell’associazione carrarese Amici della lirica, alla cui memoria sarà dedicato un premio speciale.
Tre i concerti previsti per il festival Marmo all’Opera! nell’arco dell’estate e dell’autunno: si comincia domenica 8 agosto alle ore 21, nel grande piazzale esterno alla sede della Franchi Marmi a Nazzano, con un concerto che ha già fatto segnare il tutto esaurito. Nella suggestiva cornice creata dai blocchi e dalle lastre di marmo ci sarà il Maestro Pietro Marani specializzato nell’accompagnamento al pianoforte di grandissimi artisti tra i quali la stessa Casolla, con quattro tra le più interessanti voci del panorama lirico internazionale del momento: Irina Lungu, celebre soprano contesa dal Teatro alla Scala al Met di New York, dal Bolshoi di Mosca all’Operà di Parigi e da tutti i grandi teatri lirici del mondo. Vincitrice di diversi importanti concorsi internazionali, ancora studentessa all’accademia del Teatro alla Scala, è stata scelta dal Maestro Riccardo Muti per la produzione di apertura della stagione 2003 del Teatro alla Scala in Moïse et Pharaon di Rossini. Da allora ha interpretato numerosi ruoli alla Scala e tornerà anche nella prossima stagione. In questi giorni ha appena terminato con enorme successo le recite all’Arena di Verona quale protagonista de La Traviata.
Teresa Iervolino (in foto), mezzosoprano originaria dell’irpinia, in soli nove anni di carriera ha già calcato le scene dei più importanti teatri e festival internazionali quali La Scala, Parigi, Salisburgo, Napoli, Roma, R.O.F. di Pesaro, Monaco. Pochi giorni fa ha debuttato all’Arena di Verona in Nabucco e ha trionfato al Festival della Valle d’Itria con L’Angelica. Tra i prossimi impegni ci sono la ripresa di Linda di Chamounix al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, il ritorno a Madrid con Partenope di Händel e all’Opera di Amsterdam con Giulio Cesare di Händel.
Vincenzo Costanzo, giovane tenore, classe 1991, napoletano è entrato a far parte del coro delle voci bianche del Teatro San Carlo di Napoli all’età di sei anni e lì ha debuttato come solista a soli 11 anni in un’opera contemporanea. Vincitore del premio Oscar della Lirica per la categoria “New Generation” nel 2014, ha già avuto l’opportunità di collaborare con registi e direttori di fama internazionale come Chung Myung-whun al Teatro La Fenice di Venezia e a Tokyo, James Conlon al Teatro Real di Madrid, Emma Dante al Teatro Massimo di Palermo, Daniel Oren e Franco Zeffirelli all’Arena di Verona e Liliana Cavani al Gran Teatre del Liceu di Barcellona. Nel 2012 ha debuttato in Macbeth al Teatro Carlo Felice di Genova, sotto la direzione del Maestro Battistoni e da allora il suo repertorio si è indirizzato verso i ruoli lirici del repertorio verdiano e pucciniano. Tra i prossimi impegni ricordiamo Madama Butterfly al Teatro La Fenice di Venezia.
Franco Vassallo è un acclamato baritono milanese. Ha iniziato la sua carriera nel 1994 specializzandosi nel repertorio belcantista e diventando uno dei più acclamati protagonisti de Il barbiere di Siviglia, portato in tutti i maggiori teatri del mondo. Tra i più illustri direttori d’orchestra con cui ha lavorato ci sono Abbado, Chailly, Gatti, Gergiev, Harding, Levine, Luisi, Guadagno, Viotti, Mariotti, Noseda, Oren, Morandi e Santi. È anche interprete molto apprezzato di ruoli verdiani portati sui più importanti palcoscenici del mondo.