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Diari Toscani

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Il Maestro Iván Fischer a Lucca con la “sua” Budapest Festival Orchestra

DiDiari Toscani

Lug 10, 2021

Dopo aver inaugurato il 64° Festival di Spoleto il 25 giugno, il Maestro Iván Fischer sarà a Lucca, in piazza San Martino, per il concerto estivo del Teatro del Giglio alla guida della “sua” BFO – Budapest Festival Orchestra. Il Maestro si esibirà il 21 luglio, alle ore 21.30, con un programma dedicato alle musiche di Darius Milhaud, Zoltan Kodály, Astor Piazzolla, Giacomo Puccini. Con lui, Ruzan Mantashyan (soprano) e Antonio Poli (tenore).

Il concerto del 21 luglio offre al pubblico un programma di grande appeal, che prende il via con un omaggio ad Astor Piazzolla nella ricorrenza dei 100 anni dalla nascita: del compositore e strumentista argentino sarà eseguito lo struggente “Tangazo”. Sarà poi la volta di “Le boeuf sur le toit op. 58” di Darius Milhaud, che nel sottotitolo riporta la dicitura “fantasia cinematografica su arie sud-americane”: un divertimento gaio e leggero basato su melodie popolari brasiliane, condite con gusto politonale. A interpretare la selezione di brani da “La bohéme” di Giacomo Puccini, saranno Ruzan Mantashyan (soprano) e Antonio Poli (tenore). Il concerto si concluderà con le “Danze” di Galánta di Zoltán Kodály, composte nel 1933 in occasione dell’ottantesimo anniversario della fondazione della Società Filarmonica di Budapest: brani dai ritmi infuocati, dalle melodie trascinanti e dai colori sfavillanti, un trascinante vortice ritmico perfetto per sollecitare al massimo il virtuosismo dell’orchestra.

Direttore d’orchestra, compositore, regista d’opera, pensatore ed educatore, Iván Fischer è considerato uno dei musicisti più lungimiranti e visionari del nostro tempo. Fondatore (nel 1983) e direttore musicale della BFO – Budapest Festival Orchestra, e direttore musicale della Konzerthaus di Berlino e della Konzerthausorchester; dal 2018 è direttore artistico del Vicenza Opera Festival. Il Maestro Fischer ha diretto i Berliner Philharmoniker in più di dieci occasioni, e ogni anno lavora per due settimane con la Royal Concertgebouw Orchestra; è ospite regolare delle più affermate formazioni orchestrali statunitensi, comprese la New York Philharmonic e la Cleveland Orchestra. La “sua” Budapest Festival Orchestra è nata con la filosofia di dare vita ad un gruppo di musicisti che fosse creativo, responsabile e all’interno del quale ognuno avrebbe continuato a sviluppare la propria musicalità nel repertorio orchestrale, cameristico e solistico. Il Maestro Fischer ha introdotto nell’orchestra una serie di innovazioni, a partire da una rigorosa metodologia di studio individuale che mettesse in luce il talento creativo di ciascun orchestrale. Già nel 2009 un sondaggio internazionale indetto dalla prestigiosa rivista Gramophone ha eletto la Budapest Festival Orchestra fra le migliori orchestre del mondo. Quello che, nel 1983, era un giovane ensemble appena costituito, oggi è invitato regolarmente nei più importanti Festival del panorama internazionale e le sue incisioni, dapprima per Philips Classics, poi per Channel Classics, hanno vinto numerosi premi. Direttori principali ospiti della BFO sono stati Sir Georg Solti e Sir Yehudi Menuhin. Oggi l’incarico è affidato al maestro Gábor Takács-Nagy.

Acclamata per abilità vocale, musicalità e presenza scenica, la giovane cantante Ruzan Mantashyan è una delle artiste più promettenti della sua generazione. I suoi impegni teatrali comprendono molti fra i ruoli più importanti del repertorio, quali Susanna (Le Nozze di Figaro), Servilia (La clemenza di Tito), Echo (Ariadne auf Naxos) Fiordiligi (Così fan tutte), Micaëla (Carmen), Xenia (Boris Godunov). Grande attenzione hanno riscosso le sue interpretazioni di Mimi (La bohème) e Marguerite (Faust) a Ginevra. Di recente, è stata Tatyana (Eugene Onegin) alla Staatsoper di Amburgo, Cleofide (Poro, Re delle Indie di Handel) alla Komische Oper di Berlino, Mimi alla Bayerische Staatsoper di Monaco, Fiordiligi e Mimì a Zurigo. Ha cantato al Peralada Festival con Juan Diego Florez.

Nel 2010, a soli 24 anni, Antonio Poli ha vinto il primo premio e il premio del pubblico al prestigioso concorso internazionale Hans Gabor Belvedere di Vienna, e nello stesso anno ha preso parte al Progetto giovani cantanti del Festival di Salisburgo. Da quel momento è iniziata la sua carriera internazionale, che lo ha visto protagonista in moltissimi teatri di primo livello. Tra gli impegni recenti spicca il debutto, nel ruolo del titolo, ne “La clemenza di Tito” al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, sotto la direzione di Federico Maria Sardelli. Tra gli impegni futuri “La Traviata” al Savonlinna Festival, “Attila” a Tenerife, “Mefistofele” a Piacenza e Modena, “Caterina Cornaro” a Dortmund, “Luisa Miller” a Roma e Bologna, “Madama Butterfly” a Torino. Ha inciso “I due Figaro” di Mercadante e “Macbeth”, entrambi sotto la direzione di Riccardo Muti.

I biglietti hanno il costo di 25 euro (ridotto 22 euro), e possono essere acquistati su TicketOne o alla biglietteria del Teatro del Giglio

Prenotazioni telefoniche al numero +39 366 65 93 993 (in orario di apertura della biglietteria), e-mail: biglietteria@teatrodelgiglio.it.