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Diari Toscani

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Marina Abramović Accademica d’onore dell’Accademia di Belle Arti di Carrara

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Giu 21, 2021

Va ad aggiungersi, prima donna in assoluto, a nomi di artisti del livello di Maurizio Cattelan, Massimo Bottura e Jeff Koons in un albo d’oro che risalendo nei secoli conta addirittura Antonio Canova e John Flaxman: si tratta di Marina Abramović, la famosissima performer serba che verrà proclamata Accademica d’Onore dall’Accademia di Belle Arti di Carrara.

Il riconoscimento è stato assegnato dal direttore Luciano Massari e dall’intero consiglio accademico. La cerimonia di consegna del diploma di Accademica d’onore aprirà l’anno accademico 2020-2021 e si terrà 23 giugno alle ore 18 con Marina Abramović in diretta online da New York, città in cui vive. L’artista serba terrà una lectio magistralis che sarà seguita dagli studenti dell’Accademia nell’aula magna dell’istituto alla presenza del direttore massari, del presidente Antonio Passa e di tutto il consiglio accademico.  Sarà Fabio Cavallucci, curatore e critico d’arte, già direttore di diverse istituzioni internazionali, che presta da tempo una grande attenzione alla performance e ai fenomeni ad essa correlati a tenere la laudatio. Il set e l’organizzazione della regia sono del regista Carmine Fornari con il supporto tecnico del professor Elmar Giacummo. L’artista, dopo aver svolto la lectio magistralis, sarà disponibile per rispondere alle domande degli studenti.

È la prima volta nella storia dell’Accademia – ha detto Massari –  che questa onorificenza viene assegnata a una donna. L’Accademia è stata fondata 250 anni fa per volontà di Maria Teresa Cybo-Malaspina, e per opera di altre due sovrane, Elisa Bonaparte e Maria Beatrice D’Este, ha raggiunto fama e sviluppo, dunque le donne sono state centrali nella nostra storia ma ancora non c’era stata un’iniziativa in tal senso e questa sarà la prima di una lunga serie”.

Marina Abramović – ha aggiunto il presidente Antonio Passaè una delle artiste più importanti del mondo. Siamo orgogliosi che entri a far parte della nostra Accademia un’artista che è il punto di riferimento per l’Arte Comportamentale. La sua opera ha influenzato giovani artisti e istituzioni, università e accademie di belle arti esercitando un’azione determinante sui modelli di indagine della pratica artistica”.

Marina Abramović è stata scelta per gli alti meriti nell’ambito dell’arte, in quanto artefice di una ricerca svolta principalmente su sé stessa che mira a condurre il corpo e la mente ai limiti estremi, ma anche abile ad attraversare i linguaggi contemporanei, che ha allargato i confini delle arti avvicinandole così alla vita.

Nata a Belgrado da genitori entrambi ufficiali dell’esercito jugoslavo, trasferitasi prima ad Amsterdam e poi a New York, Marina Abramović è entrata nella storia dell’arte fin dai primi anni ’70 con performance che mettono alla prova il suo corpo col calore, il ghiaccio, o il rischio di essere ferita dal pubblico con oggetti che lei mette a disposizione. Dal 1976 al 1988 ha perlopiù collaborato con il tedesco Ulay, compagno anche nella vita, realizzando opere in coppia che sfidano la resistenza fisica e psichica. Nel 1997, con Balkan Baroque, una performance in cui per quattro giorni l’artista pulisce ossa di bue in un’atmosfera mefitica in una sala del Padiglione Centrale dei Giardini, ottiene il Leone d’oro alla 47^ Biennale di Venezia. Si è trasferita a New York nella metà del primo decennio di questo secolo. Con Seven Easy Pieces al Guggenheim (2005), reenactment di performance storiche di altri artisti, e poi con The Artist Is Present al MoMA (2010) ha ottenuto la massima attenzione e i massimi riconoscimenti dall’ambiente artistico diventando un fenomeno pubblico, tra i pochi artisti al mondo ad avere una visibilità che supera i confini del mondo dell’arte per essere celebrata ormai come una star popolare.