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Diari Toscani

Giornale di cultura, viaggi, enogastronomia e società

A Carrara il primo Creativity Forum dell’Unesco dal 24 al 26 settembre

DiVinicia Tesconi

Giu 15, 2021

Carrara si avvia a diventare il centro del mondo per la rete delle città creative dell’Unesco grazie all’organizzazione della prima edizione del Creativity forum che si terrà dal 24 al 26 settembre. L’evento, la cui presentazione sarà suddivisa in una serie di incontri con la stampa, è stato annunciato martedì 15 giugno in una conferenza stampa online alla quale hanno partecipato quasi tutti i principali artefici del progetto.

Saluti e ringraziamenti a tutti i partecipanti sono stati portati dal sindaco di Carrara Francesco De Pasquale che ha voluto sottolineare il valore dell’evento come ritorno alla normalità dopo la pandemia: “È un grande abbraccio simbolico quello che oggi stringiamo.  – ha detto De PasqualeAnche se si devono mantenere ancora le distanze, oggi riusciamo a presentare una pagina importante che testimonia cosa si riesce a fare, quando si vuole raggiungere obiettivo comune. Il Forum di settembre a Carrara sarà un’occasione per riflettere sulla creatività e sulla cultura e sull’esigenza di nuove strategie per il rilancio di tutte le attività, della cultura, dell’economia del mondo. Questo è un tassello nello sforzo di inventare strade nuove. Un nuovo viaggio all’avventura nello stile di Marco Polo che aprirà la strada a nuove idee. Un nuovo viaggio in cui si declina il passato con strumenti nuovi”.

A introdurre l’evento e coordinare tutti gli interventi l’assessore alla cultura Federica Forti che ha ricevuto elogi e ringraziamenti da tutti i partecipanti per l’impegno profuso sul tema delle città creative Unesco: “Carrara, da quest’anno, insieme con Pesaro e Fabriano avrà il ruolo di co-coordinatore delle undici città creative dell’Unesco. Lo scopo per cui vennero create nel 2004 era la valorizzazione delle realtà locali e noi, come comune abbiamo da subito dedicato uffici solo allo sviluppo del ruolo di Carrara come città creativa Unesco e abbiamo stretto collaborazioni con tutti gli enti e le associazioni più importanti del territorio. Nel 2019 abbiamo presentato Carrara nell’Annual Meeting delle città creative del mondo proponendo una mostra scultura molto apprezzata. Adesso abbiamo in corso l’importante progetto Hands at works, un documentario unico in nove puntate che accende il focus all’interno degli studi di scultura e che sarà presentato nel meeting internazionale che si terrà a Santos in Brasile a luglio. Il Forum ha come tema la rigenerazione sostenibile dei centri storici attraverso figura chiave dell’artigiano. Un tema che si connette perfettamente con il progetto Carrara Si Cura e che ci ha spinti a proporre Carrara come modello per tutte le altre città creative. Stiamo lavorando a due documenti importanti: la carta di Carrara e la dichiarazione di Carrara che saranno presentati nel corso del Forum, ai quali lavoreranno le eccellenze italiane in tutti i campi coinvolti e che diventeranno una road map per lo sviluppo di tutti i centri storici delle città creative”.

Vittorio Salmoni, Focal Point di Fabriano ha fatto i complimenti per l’iniziativa al comune di Carrara e garantito appoggio costante all’organizzazione del Forum: “Dopo il lungo rallentamento che tutte le attività culturali hanno subito per la pandemia, Carrara è stata capace di fare per prima il salto verso il ritorno alla normalità ampliando l’orizzonte degli eventi culturali. Vedo bene la candidatura di Carrara al coordinamento generale delle rete delle città nell’Unesco: c’è bisogno di città che sappiano guardare in prospettiva e Carrara può guardare alla manifattura artistica e all’arte vera e propria. Ci vogliono città che tengono insieme i mondi delle sette categorie della rete Unesco e l’arte”.

Enrico Isoppi presidente della Fondazione Cassa di Risparmio, sponsor e supporto organizzativo del Forum ha detto: “Abbiamo creduto fin dall’inizio all’importanza di avere Carrara città creativa dell’Unesco per cui non abbiamo esitato a supportare questo evento importante usando le nostre attitudini principali cioè la nostra capacità organizzativa, ormai ampiamente collaudata con le molte edizioni di Con-vivere. Il progetto del Forum è cresciuto ed è diventato più completo. Per noi è un secondo Con-vivere infatti si terrà dopo dieci giorni dal nostro festival nel quale ci saranno messaggi di promozione del Forum“.  

È intervenuta anche la professoressa Maria Grazia Passani presidente del club Unesco Carrara: “Abbiamo alle spalle 25 anni di attività, con molte iniziative che hanno confermato la consapevolezza del senso appartenenza della comunità locale.  Carrara è un sito antropologico tra scultura e ambiente in virtù del marmo. L’escavazione da 200 anni dimostra l’ingegno, la forza e la tenacia dell’uomo. Lavoro arte sono un binomio indissolubile, Carrara è un’officina d’arte nota grazie all’universalità del suo patrimonio artistico e culturale. Per noi il Forum rappresenta una doppia soddisfazione perché dimostra che hanno creduto nell’importanza del riconoscimento Unesco”.

In collegamento dagli Stati Uniti, dove vive e dove ha fondato l’International Traditional Knowledge Institute e dove opera anche per conto dell’Unesco, Giuseppe Biagini che è il curatore del progetto Hands at works: “Sono sempre stato sostenitore di Carrara città creativa Unesco, sia nella fase iniziale della progettazione, sia ora. Hands at works Ha come obiettivo quello di creare un contenitore virtuale a disposizione di tutti quelli che vogliono partecipare per mappare tutte le attività creative e trasmettere le proprie conoscenze perché passino alle nuove generazioni“.

Sono intervenuti anche Emanuela Mazzi, responsabile organizzativa di Con-vivere e Luciano Massari, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Carrara. “Daremo supporto per la progettazione iniziale per il palinsesto delle tre giornate – ha detto la Mazzi e aiuteremo nell’ organizzazione. Il forum avrà come momento centrale il tavolo esperti, ma si lavorerà per integrare a questo, eventi e iniziative aperte al pubblico”.
Il contributo che l’Accademia darà a questo importantissimo evento – ha spiegato Massari – sarà attraverso gli studenti per  far uscire l’arte  dalle sue stanze coinvolgendo tutti in una grande kermesse”. 

Laura Barreca, docente di storia dell’arte all’Accademia di Belle Arti di Carrara ha aggiunto: “Il progetto del Forum è una sorta di riconciliazione con la terra.  La pandemia ha mostrato la fragilità e l’importanza di ricostruire il rapporto con la natura e anche con i luoghi in cui viviamo, come i centri storici. L’obiettivo è quello di creare un road map che sia una strategia condivisibile da altre città. Vogliamo capire come artisti e artigiani possono essere elementi di rilettura del territorio nella ricostruzione dell’ambiente che condividiamo. A tavolo ci saranno economisti, sociologi, storici arte, esperti di cucina e pedagoghi”.

Paolo Naldini, direttore della Fondazione Pistoletto di Biella ha chiuso gli interventi ricordando le parole proprio di Pistoletto nel suo manifesto: “Il ruolo dell’artista è mettere in comunicazione i settori della struttura sociale, costruire ponti, intrecci trame che altrimenti resterebbero non praticati”.