Una mostra fotografica e un dépliant sulla bellezza del centro storico di Carrara: saranno queste le offerte culturali con le quali ripartirà l’attività del fondo di via Santa Maria 7b a Carrara, dato in gestione agli studenti degli istituti Einaudi e Fiorillo nell’ambito del progetto Carrara Si-Cura. La data per la ripartenza è il 23 aprile con un’apertura dalle ore 16 alle ore 19 e l’occasione è la mostra fotografica curata dal Club Fotografico Apuano Obiettivo in Accademia.
Nel fondo, che resterà aperto per il mese di maggio tutti i venerdì e i sabati dalle ore 16 alle ore 19, i visitatori potranno ritirare gratuitamente il dépliant “ Carrara. Il museo diffuso del centro storico” realizzato dai ragazzi del corso turistico “La Vela di marmo” con il contributo del progetto “Carrara Si-Cura”. Gli studenti hanno tradotto il dépliant in inglese, francese e spagnolo. La partecipazione dell’Istituto Einaudi-Fiorillo all’iniziativa “Carrara Si-Cura”, s’inserisce nell’educazione alla cittadinanza globale promosso dall’Agenda Globale per lo sviluppo Sostenibile 2030 e dalla guida Unesco Educazione alla Cittadinanza Globale: temi e obiettivi di apprendimento in cui emerge “la visione di un’umanità condivisa, dell’interdipendenza politica, economica, sociale e culturale e dell’intreccio fra locale, nazionale e globale”. I nuclei concettuali del progetto didattico sono tre: costituzione, legalità e solidarietà; valorizzazione del territorio e del patrimonio storico-artistico ed ambientale; cittadinanza digitale. Il paesaggio è un nodo ineludibile, sia per riferimento all’articolo 9 della Costituzione e alla Convenzione Europea del Paesaggio, sia per la stringente relazione tra comunità e il proprio territorio di appartenenza.
L’istituto Einaudi ha scelto la metodologia della ICS, impresa cooperativa simulata che si fonda sulla simulazione di un’impresa fondata sull’inclusività che prevede l’apertura di tutte le attività anche a ragazzi portatori di disabilità e che ha due percorsi: quello turistico chiamato “La Vela di marmo” e quello moda chiamato “Cuori di Stoffa”.