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Diari Toscani

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A Carrarafiere le qualificazioni regionali al Campionato di Scherma

DiVinicia Tesconi

Apr 9, 2021

Eppur si muove. Finalmente, è il caso di dirlo: dopo più di un anno di sostanziale immobilità specialmente in ambito sportivo, fa bene al cuore anche solo pensare che alcuni sport comincino a ripartire se pur all’interno delle stringenti limitazioni imposte dalle misura antipandemia. Fa bene all’impianto di Carrarafiere, in silenzio da troppo tempo, fa bene alla città di Carrara perché apre una speranza futura su una delle migliori strade da percorrere per la rinascita. Questi sono i valori aggiunti alla manifestazione organizzata dal comitato regionale di Federscherma che partirà domani, sabato 10 aprile, all’interno del padiglione D della fiera IMM.

Per tre fine settimana consecutivi il padiglione fieristico ospiterà le qualificazioni regionali al Campionato italiano di Scherma: un gran colpo sia del comitato regionale di scherma, sia del Coni. Anche se le misure anti-Covid impongono regole molto severe e la totale assenza di pubblico, il traguardo rappresentato dall’evento rimane comunque prestigioso e crea un importante precedente in base al quale poter avanzare la candidatura della struttura per futuri nuovi incontri sportivi di livello sempre maggiore. Giustificata e condivisa la soddisfazione di tutte le parti coinvolte.

Gli spazi della fiera sono talmente grandi che permettono di rispettare le rigidissime norme sul Covid – ha spiegato l’assessore allo sport Andrea Raggi -. Se non avessimo avuto questa possibilità non avremmo potuto svolgere l’evento che è molto importante perché è la qualificazione ai campionati italiani. Siamo molto soddisfatti di riuscire a promuovere il turismo sportivo. La conversione di un padiglione della fiera a funzione sportiva è una cosa che abbiamo sempre promosso, contribuendo anche in passato all’organizzazione di altri eventi. Speriamo che ce ne siano sempre di più in modo da favorire lo sviluppo del turismo sportivo che dà supporto anche alle categorie che in questo momento sono più in difficoltà. Ovviamente senza il Covid avremmo avuto un ritorno maggiore sul territorio,  ma noi riteniamo che si debbano aiutare le federazioni sportive proprio nei momenti di maggiore difficoltà. Quindi anche se ora il pubblico non potrà esserci e l’impatto dell’evento sarà inferiore a come avrebbe potuto essere, abbiamo deciso di sostenere comunque la manifestazione e anche di incoraggiare le altre federazioni sportive  di quegli sport considerati minori, sebbene lo siano solo in termini di visibilità televisiva,  che sono comunque molto seguiti e apprezzati dal pubblico. La strada è quella di proseguire con eventi di questo tipo: stiamo portando avanti negoziazioni a livello avanzato per portare in fiera altre manifestazioni sportive ma non possiamo ancora dare l’ufficialità, anche per non togliere meriti alle singole federazioni che sono poi quelle  che svolgono il grosso del lavoro”. L’assessore Raggi ha confermato l’intenzione dell’amministrazione di portare avanti il progetto di trasformare un padiglione della fiera in impianto sportivo.

Siamo convinti che destinare almeno un padiglione alle attività sportive gestito dal Coni sarebbe la scelta migliore – ha concluso Raggi -. La strada per arrivarci è molto lunga perché le aziende partecipate con più soci e tanti problemi sono sempre difficili da gestire, ma noi auspichiamo che la direzione sia questa e confidiamo che anche la regione sarà d’accordo. L’idea è quella di un padiglione da usare per tutto l’anno per eventi sportivi ad eccezione dei periodi delle due grandi fiere di IMM”.

Il principale fautore della manifestazione è stato Domenico Cassina, presidente del comitato regionale toscano di Federscherma ed anche padre di una giovane campionessa di scherma a livello nazionale. “Per me che sono di Carrara – ha spiegato Cassina –  è una grande soddisfazione essere riuscito a portare una manifestazione di questo tipo alla fiera. Questo è un obiettivo che mi ero posto a inizio mandato e che sono riuscito a portare a termine anche grazie all’evento pandemico che sta condizionando un po’ tutti gli eventi e le attività sportive. La possibilità che abbiamo avuto qua è derivata soprattutto dagli spazi che consentono di fare attività in piena sicurezza perché il protocollo è rigidissimo. Le gare saranno rigorosamente a porte chiuse senza ingresso né di genitori né di pubblico. Entreranno solo gli atleti che devono essere tamponati, per cui si creerà una bolla nella quale verranno svolte le gare. L’evento occuperà il padiglione della fiera per un mese perché ci sono in programma tre weekend di gare ai quali se ne aggiungerà probabilmente un quarto. Si tratta di tre prove di qualifica. Prima ci sarà la categoria cadetti che arriva fino ai 17 anni, poi la categoria giovani che arriva ai 20, e infine gli assoluti nei quali possono partecipare anche i rappresentanti delle categorie inferiori. Dietro a questa manifestazione c’è un’organizzazione molto complessa e laboriosa che ha richiesto il supporto di tecnici specializzati per approntare le pedane in maniera conforme al regolamento di gara. Le esigenze della pandemia hanno ulteriormente complicato le cose perché le diciotto pedane che abbiamo allestito sono poste alla distanza richiesta dalle norme anti – Covid. Per dare un’idea delle proporzioni: in condizioni normali, in questo stesso spazio, avremmo potuto sistemare più del doppio di pedane. Tutte le sedie potranno essere usate da un solo atleta e dovranno essere ripetutamente sanificate. La media di atleti che parteciperanno si aggira intorno ai 150 per ogni weekend, in arrivo da tutta la Toscana e in parte anche dalla Liguria. Purtroppo la pandemia non permette che possano soggiornare qui, per cui si tratterranno solo per il tempo previsto per gli incontri. Qualcuno ha chiesto di poter soggiornare ma la percentuale è molto bassa a causa delle limitazioni antipandemia ma guardando in prospettiva, in futuro, il ripetersi dell’evento potrebbe avere un’importante ricaduta turistica sul territorio. La manifestazione ha avuto costi assai contenuti sostenuti dalla federazione scherma che ha pagato arbitri e strumenti. Voglio  ringraziare il comune che ci  ha mostrato grande disponibilità e ci ha accordato un contributo economico e anche la fiera che, ricordiamo, ha in atto un company partner con la federazione italiana scherma firmato lo scorso anno che molto probabilmente verrà rinnovato. E’ un accordo dove la fiera mette a disposizione gli spazi anche per altre manifestazioni. Ringrazio lo sponsor locale Calacatta Borghini che si dimostra sempre presente e disponibile a sostenere i nostri progetti. Nelle tre sessioni di gara non ci saranno i nomi importanti perché si  sono già qualificati per le fasi successive, però a livello di cadetti in questa manifestazione saranno presenti diverse promesse della scherma. L’ultimo, ma non meno importante ringraziamento va alle società sportive locali: Club Scherma apuano e Società Schermistica Malaspina Massa che  da molti anni hanno portato avanti e coltivato la passione per questo sport e che hanno dato un importante contributo all’organizzazione di queste qualificazioni”.

Soddisfazione anche per il delegato provinciale del Coni, Vittorio Cucurnia: “La sede regionale della scherma si trova all’interno del Coni di Carrara e questa è una soddisfazione incredibile perché Livorno aveva fatto forti pressioni per ottenerne la sede. Ringrazio tutti e soprattutto l’amministrazione che oggi ha dichiarato pubblicamente che dedicherà un padiglione della fiera allo sport. Il Coni coglierà questa opportunità alla quale sta lavorando da parecchio tempo, per portare a casa, per tutta la Toscana e l’Italia Centrale, un impianto che ora come ora non c’è. Questa provincia che è un po’ la periferia dell’impero ha dato grandi campioni anche negli sport erroneamente definiti minori: ci sono campioni di boxe, scherma, di tiro con la pistola. Il Coni non dimentica nessuno. Io in particolare credo molto nell’incentivo da dare agli sport meno seguiti. E questo evento ne è la riprova. Per ragioni che non conosciamo Carrara ha perso quasi completamente la sua capacità ricettiva ma io ho l’ardire di dire di dire che se questo discorso partirà automaticamente si verrà a creare un indotto positivo per tutti perché mi turismo sportivo muove centinaia di persone di qualunque genere con esigenze diverse che ora non c’è ma potrà crescere”.